domenica 9 giugno 2019

WORKING CLASS

MODA / Working class. Uniformi da operai, gilet da elettricisti, divise da infermiera. Gli stilisti hanno trovato una nuova ispirazione: il #look della #working class, declinato in versione #fashion. Così, i pantaloni diventano #cargo, le giacche si riempiono di taschine. E i tailleur di zip per chiavi e cellulari. Estate 2019: vestitevi comode e pratiche. E' uno degli inviti fashion, ormai non li si può chiamare dettami, la moda è libertà. Le gonne a ruota hanno la cintura dotata di borsettina, gli abiti sartoriali e firmatissimi, sono tagliati a tuta e a casacca. Perchè gli stilisti, da Armani a Fendi ad Alberta Ferretti, si sono divertiti a seguire l'ispirazione degli abiti da lavoro: tuta da meccanico della Formula 1, giacche da operaio, gilet come indossano i pescatori e gli elettricisti. Invece di ami e fascette, tasconi e lampo custodiscono rossetti e cellulari. Un vezzo? No una piccola rivoluzione . Nella moda entra l'idea che la vita può essere anche normale. Un concetto molto insolito, per una moda che di solito ci abitua a una vita in vacanza, fatta di eventi, cene e momenti in cui bisogna dare la rappresentazione migliore di se stesse. Un bisogno di normalità e quotidianità che si abbina al cambiamento: nelle grandi maison arrivano stilisti giovani che provengono da esperienze diverse , spesso da Paesi dell'Europa orientale. I volumi over stanno bene a tutte. Tra i vantaggi di questa moda "proletaria"c'è indubbiamente anche la comodità: i lini e i cotoni che non si stirano, di colori facili da lavare , abiti unisex che si  possono usare dal mattino alla sera cambiando un dettaglio o un accessorio. #1 Stella McCartney, #2 Emporio Armani, #3 Tory Burch, #4 Sacai, #5 Hermès, #6 Fendi, #7 Alberta Ferretti. Massimiliano , credits Io donna

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