domenica 14 ottobre 2018

MODA ANIMALIER



MODA / Animalier Mania

A Parigi, nel 1969, passeggiando per gli Champs Elysées o per Faubourg Saint-Honoré poteva capitare di incontrare Catherine Deneuve o Jane Birkin con gonna o cappotto animal print e sulle riviste trionfavano i travestimenti animali di Veruska. Colta dagli obiettivi di Peter Beard e di Franco Rubartelli, la modella diventava, di volta in volta, un pitone, una tigre o una zebra. Dopo anni di stampe effetto leopardo, la moda è tornata a interpretare il lato più rarefatto ed elegante dell'animal print: lo zebrato. Insieme a Bertrand Guyon, creativo della collezione Animalia Fantasia, ultima collezione di alta moda di Elsa Schiaparelli, le righe in bianco e nero popolano le collezioni di altri stilisti, da Balenciaga a Tom Ford, fino a Dolce & Gabbana e fanno tornare in mente le zebre dipinte negli anni Trenta dal pioniere dell'Op Art, Vasarerely. Il maculato fu anche una bellissima ossessione di Diana Vreeland, visionaria direttrice di Vogue America. Famosa la serie delle bellissime scatole zebrate delle candele Rigaud che teneva sulla scrivania del suo ufficio come porta penne. E come non ricordare la storica copertina di Vogue nel Settembre del 1964, quando incaricò il truccatore Pablo di zebrare gli occhi di Veronica Hamel, dove l'optical si univa con un tocco selvaggio . Il richiamo all'istinto selvaggio quindi torna a contagiare lo stile contemporaneo; le donne sono zebrate dalla testa ai piedi, ma rigorosamente eco. E' in spandex l'abito zebrato di Balenciaga, Tom Ford presenta un giubbotto patchwork su pantaloni impreziositi di paillettes, l'abito metallizzato in jacquard è la nuova ossessione di Halpern, un cappotto in lana jacquard per Roberto Cavalli e Dolce & Gabbana puntano sul cappotto in cotone broccato a stampa zebra. Tra gli accessori ecco la borsa di Gianni Chiarini.

Massimiliano, credits Io donna

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